Inaugurato il Museo della Biodiversità MuBi

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È realtà il nuovo spazio educativo rivolto alla conoscenza della natura e alla valorizzazione della biodiversità situato nei pressio dei Giardini Diaz.

Data:

26 Ottobre 2024

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Taglio nastro MuBi

Descrizione

Macerata amplia il suo patrimonio culturale. Oggi (26 ottobre), infatti, in via dei Giardini, 4 è stato inaugurato il MuBi, il nuovo spazio educativo rivolto alla conoscenza della natura e alla valorizzazione della biodiversità. Un luogo privilegiato per la divulgazione di tematiche scientifico-ambientali, sede per attività espositive e didattiche rivolte all’utenza scolastica dei vari livelli e a quanti desiderano scoprire la bellezza dell’ambiente che ci circonda.

Il progetto del nuovo sito, sostenuto nell’ambito della strategia di Investimenti Territoriali Integrati (ITI) IN-NOVA MACERATA, finanziata dalla Regione Marche con i fondi comunitari di cui al Programma operativo FESR 2014/2020, è stato intrapreso dall’Amministrazione comunale attraverso il restauro e la riqualificazione dell’edificio storico risalente al 1888, una costruzione eseguita all’epoca dall’ingegnere Giuseppe Tambroni, collocato nei pressi dei Giardini Diaz e conosciuto come “casa del custode”.

Un’opportunità per la cittadinanza

Anche se non presente al taglio del nastro il sindaco Sandro Parcaroli interviene in merito all’evento affermando che “La città potrà godere di uno spazio dedicato alla scoperta della natura e della biodiversità che rappresenta un’opportunità per la cittadinanza, per le scuole, per i turisti, di avvicinarsi, sensibilizzare ed educare sui temi della biodiversità e della sostenibilità; un hub che permetterà di mettere in rete anche altri spazi espositivi presenti in città come, a esempio, il Museo di Storia Naturale . Attraverso un proficuo lavoro di squadra tra assessorati e Comitato tecnico-scientifico abbiamo completamente recuperato, anche dal punto di vista strutturale, un bene comunale che diventerà punto di riferimento culturale, turistico e didattico”.

Una nuova sede per attività didattiche

Infatti attraverso percorsi interattivi e allestimenti coinvolgenti, il MuBi sarà il luogo privilegiato per la divulgazione di tematiche scientifico – ambientali. Una nuova sede per attività didattiche rivolte all’utenza scolastica dei vari livelli, in collaborazione e con il coinvolgimento delle professionalità della scuola. Sarà uno spazio per conservare, studiare e consultare parte delle collezioni presenti nel Museo Civico di Storia Naturale “Rita Ramazzotti e Romano Dezi” che continuerà ad essere visitabile e fruibile nella storica sede di via Santa Maria della porta 65.

Un immobile storico che torna a dialogare con la città

Ai giovani, agli studenti e all’educazione ambientalistica e naturalistica si è rifatto anche il vice sindaco Francesca D’Alessandro sottolineando  come il MuBi sia “il frutto di un progetto condiviso che ha riqualificato un immobile storico, impresso nella memoria dei maceratesi e che da oggi torna a dialogare con la città. Il Museo della biodiversità rappresenta un nuovo capitolo nel mondo dell’educazione naturalistica e ambientale, che strizza l’occhio ai giovani studenti ma diventerà anche una destinazione appetibile per i turisti. Non dimentichiamo che è una porta d’ingresso attraverso la quale immergersi poi nel grande patrimonio rappresentato dal Museo di Storia naturale  frutto del prezioso lavoro di collezionismo e cura fatto negli anni da Romano Dezi e Rita Ramazzotti e vanto della città”.

La città si arricchisce di uno spazio aperto al confronto

“La realizzazione di nuovi spazi collettivi e partecipati dedicati alla scoperta della natura dove visioni, idee e azioni si incontrano per creare connessioni e promuovere tematiche scientifico-ambientali – ha detto invece l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta –  è la proposta che la Città di Macerata e il Museo Civico di Storia Naturale ‘Rita Ramazzotti e Romano Dezi’ fa ai suoi visitatori attraverso il MuBi. Grazie al comitato tecnico scientifico e all’Associazione Amici del Museo di Storia Naturale, la nostra Città si arricchisce di uno spazio aperto al confronto e alla condivisione dove grandi e piccini potranno imparare divertendosi. L’accoglienza e le attività didattiche affidate alla CEA saranno fruibile gratuitamente per le scuole di ogni ordine e grado e per i visitatori nel fine settimana”.

I lavori

“I lavori edili eseguiti sull’ex Casa del Custode dei Giardini Diaz – ha detto Luca Schiavoni, architetto che ha seguito sia le opere di riqualificazione sia l’allestimento del MuBi – hanno avuto come scopo la trasformazione dell’edificio in una struttura per le attività espositive e di comunicazione scientifica legate al Museo di Storia Naturale di Macerata. La struttura è stata completamente restaurata e consolidata sismicamente. Per il collegamento tra i due livelli inferiori è stato costruito un nuovo volume tra l’edificio e la vecchia torretta Enel per ospitare scale, servizi e l’ascensore. L’edificio è stato dotato di tutti gli impianti necessari e reso accessibile a tutti i piani”.

L’allestimento

Per quanto riguarda l’allestimento Schiavoni ha illustrato come “al piano terra che si affaccia sui Giardini Diaz ci siano l’ingresso e le sale espositive, al piano primo alcuni ambienti per uffici e al piano seminterrato gli spazi per la didattica. Con la mostra che si apre, oltre agli arredi degli uffici e delle sale didattiche, sono stati realizzati gli elementi espositivi, grafici, video e di supporto alle attività di comunicazione diretta con il pubblico che questa prima mostra si propone, senza tralasciare i dispositivi e le modalità di presentazione dei temi per una completa accessibilità dei contenuti da parte di tutti”.

Bellezza, decoro, accessibilità

“L’intervento di recupero architettonico e funzionale della ex Casa del custode – ha commentato l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Marchiori –  si colloca all’interno di un vasto piano di rigenerazione urbana dell’area di Fontescodella e giardini Diaz, avviata dall’Amministrazione Parcaroli, con una visione d’insieme di Città. Le parole chiave di quest’opera sono ‘bellezza, decoro, accessibilità e, soprattutto, rispetto e valorizzazione dello stile architettonico’. C’è grande soddisfazione oggi nel vedere che un lavoro così impegnativo sarà utile per accogliere i tanti bambini che visiteranno il MuBi. e, quindi, un particolare ringraziamento va all’Ufficio, al progettista ed all’impresa che, in stretta collaborazione, hanno reso possibile tutto ciò”.

La mostra “Inattesi ospiti”

Dal 27 ottobre sarà possibile scoprire la mostra “Inattesi ospiti. Biodiversità in cambiamento nelle Marche”. Con questa mostra, il Museo Civico di Scienze Naturali “Rita Ramazzotti e Romano Dezi” espone al pubblico una piccola parte dei suoi reperti per affrontare un tema attualissimo, quello degli animali non originali della Penisola ma ‘ospiti’ che si sono perfettamente adattati ai nostri habitat. Si tratta di animali i cui arrivi si succedono fin dall’antichità, talvolta per volontà dell’uomo e più spesso, come avviene oggi, a sua insaputa ma sempre a causa delle sue attività. Per comprendere e gestire questa situazione, che può avere gravi conseguenze sulla salvaguardia dei nostri ecosistemi, è necessario approfondire la conoscenza di questi ospiti. Così il Museo di Storia Naturale di Macerata, adempiendo ai suoi compiti, ha messo a disposizione le proprie collezioni che rappresentano la memoria, lontana ma anche attualissima, della natura marchigiana, italiana e mondiale.

 Collegamento al Museo di Storia naturale

Il presidente degli “Amici del Museo di Storia Naturale” e figlio di Romano Dezi  fondatore del Museo Civico di Storia Naturale di Macerata, Emanuele Dezi che ha detto “non posso che essere lieto dell’apertura del MuBi che rappresenta per il Museo stesso una vetrina espositiva con mostre estemporanee, così che i cittadini di Macerata, le scuole e i turisti, una volta visitato questo meraviglioso spazio espositivo, possano poi tramite il percorso museale, andare a visitare le numerose collezioni raccolte da mio padre nell’arco degli anni presso il Museo Civico di Storia Naturale in via Santa Maria della Porta”.

Una struttura preziosissima

E a proposito del Museo civico di Storia naturale è intervenuto anche Alessandro Blasetti, responsabile dello Staff del Polo Museale d’Ateneo dell’Università di Camerino nonché componente del Comitato tecnico – scientifico Alessandro Blasetti  dicendo che “il MuBi è una nuova struttura scientifica preziosissima per la Città di Macerata e le sue scolaresche, in quanto rappresenta la naturale espansione del Museo di Storia Naturale ‘Rita e Romano Dezi’ e fornisce spazi per la realizzazione di esposizioni temporanee grazie ai reperti del Museo stesso. La mostra allestita in particolare ha lo scopo di comunicare l’impatto che gli ‘Inattesi ospiti’ possono avere sull’equilibrio ambientale, una delle tante emergenze che ci troviamo ad affrontare in questi anni. Emergenze che vanno studiate, comprese e conosciute da tutti, per poter essere gestite consapevolmente.”

Il Comitato tecnico – scientifico

Per la realizzazione delle future attività didattiche e di mostre temporanee finalizzate alla promozione delle tematiche legate alla biodiversità, alla sostenibilità e alla conservazione dell’ambiente è stato costituito un Comitato tecnico scientifico di cui ne fanno parte Michele Lanzinger, Fausto Barbagli, Elena Facchini, Nicola Margnelli, Daniela Amendola, Alessandro Blasetti, Antonio Cangelosi, Claudio Ortenzi e Federico Buonanno.

Il collegamento con il CEA

Saranno gli educatori del Centro di Educazione Ambientale (CEA), centro posizionato nel Parco di Fontescodella, immediatamente sotto ai Giardini Diaz, ad occuparsi delle prenotazioni e visite guidate, educatori già da alcuni anni impegnati nello svolgimento di attività di educazione ambientale e visite guidate all’interno del Museo di Scienze Naturali, rivolte agli studenti delle scuole cittadine ed in particolare ai bambini delle scuole primarie.

E a questo proposito è intervenuto Alessandro Battoni, referente del CEA, il quale, riferendosi al MuBi, ha detto che “costituisce uno degli snodi della rete naturalistica della Città inserendosi fra CEA di Fontescodella e Museo di Storia Naturale, descrive un percorso ‘verde’ che favorirà l’approfondimento di temi scientifici per tutti i cittadini e consentirà l’esecuzione di attività educative destinate alle scuole di ogni ordine e grado.”

Aperture e orari

La nuova sede, sarà visitabile nei fine settimana con visite guidate gratuite ogni trenta minuti.

Orario invernale NOVEMBRE, DICEMBRE GENNAIO, OTTOBRE

sabato 15 – 18 domenica 10 -13

Orario estivo APRILE, MAGGIO, GIUGNO AGOSTO, SETTEMBRE

sabato 16 -19 domenica 10 – 13

Giorni di chiusura 11 gennaio / 30 marzo 2025 19 – 20 aprile 2025 28 giugno / 24 agosto 2025 Accesso con visita guidata gratuita ogni 30 minuti

PRENOTAZIONI SCUOLE ceamacerata@risorsecoop.it

Si amplia anche l’orario di visita del MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE “RITA RAMAZZOTTI E ROMANO DEZI”  MACERATA

APERTURE martedì – sabato 9.30 – 12.30 domenica 15 – 18

Ingresso gratuito Le visite al di fuori degli orari di apertura sono possibili solo con prenotazione anticipata al numero 0733 256385.

Ultimo aggiornamento: 28/10/2024, 12:36

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